6 dicembre 2007

WIND - COMUNICATO NAZIONALE SLC FISTEL UILCOM

Alle Strutture Territoriali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL
Alle RSU WIND

Roma 5 Dicembre 2007

COMUNICATO

Il giorno 5 Dicembre 2007 si è svolto a Roma l’incontro tra le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, il Coordinamento Nazionale delle Rsu ed i rappresentanti dell’azienda Wind, per discutere dei trasferimenti di Milano e più in generale della strategia industriale dell’azienda.
All’inizio dell’incontro, richiesto dall’azienda, dopo l’importante iniziativa di mobilitazione nazionale del 30 Novembre, i responsabili di Wind hanno confermato la disponibilità a gestire i trasferimenti delle persone coinvolte per un totale di 428 unità, dando anche disponibilità, in caso di accordo sindacale alla gestione dei tempi per effettuare tali trasferimenti.
In caso di impossibilità di accordo, l’azienda procederebbe a comunicare a Gennaio 2008 ai lavoratori interessati, procedure e dettagli della riorganizzazione.
Le Segreterie Nazionali hanno, a questo punto, ribadito come la proposta aziendale così impostata è irricevibile in quanto non si tratta di gestire le ricadute, ma di comprendere le ragioni industriali che sono alla base di tale scelta e lo scenario competitivo entro cui si collocano decisioni come quella del trasferimento da Milano a Roma, o ancora la focalizzazione dei tecnici field service rispetto anche al progetto Torri.
L’assenza di un piano industriale, per le Segreterie Nazionali, è infatti oggi la vera questione che mette a rischio le possibilità di sopravvivenza dell’azienda così come la si è conosciuta finora.
Per tanto abbiamo ribadito che:
1) l’azienda deve rimuovere le pregiudiziali relative alle attività sul fisso che intende trasferire da Milano a Roma perché per il sindacato Milano deve rimanere il “cervello” delle strategie direzionali della telefonia fissa, anche in un’ottica di investimento sulla banda larga. Del resto gli stessi vertici aziendali hanno dichiarato pubblicamente essere il 2007 un anno positivo per il bilancio di Wind, con buone performance sul fisso e con progetti di sviluppo sulla banda larga;
2) Wind deve dimostrare, con i fatti, se intende svilupparsi nel 2008 valorizzando gli asset strategici dell’azienda, dopo una “focalizzazione” dei tecnici che, se non chiarita e non inserita in una strategia di valorizzazione delle competenze professionali, può essere letta come una predisposizione ad ulteriori cessioni di massa di manodopera.
L’azienda deve quindi dimostrare che le diverse azioni intraprese non sono, come riteniamo, finalizzate esclusivamente alla riduzione del personale e dei costi e quindi a fare di Wind un operatore virtuale. Senza la rimozione di tali pregiudiziali come Segreterie Nazionali avremmo quindi ritenuto necessario un coinvolgimento del Governo (visto che il futuro del terzo operatore italiano è questione strategica per il Paese) e avremmo quindi continuato con le iniziative sindacali necessarie, in vista anche del delicato momento aziendale connesso alle campagne natalizie.
L’azienda, preso atto delle dichiarazioni sindacali, ha quindi chiesto una sospensione per riflettere e procedere a proprie verifiche interne. Alla ripresa del confronto, l’Azienda ha chiesto di poter incontrare le Segreterie Nazionali in sede ”ristretta”.
L’incontro è quindi proseguito in delegazione ristretta per circa 30 minuti. L’azienda ha comunicato la disponibilità a rivedere il perimetro comunicato, escludendo da quello presentato negli incontri scorsi i lavoratori impegnati su “Amministrazione clienti” (45 unità) e “Amministrazioni trasferte” (3 unità), non potendo intervenire ulteriormente sulle altre attività già indicate.
Le Segreterie Nazionali e il Coordinamento Nazionale hanno ritenuto non accettabile tale impostazione perché non rimuove, di fatto, le pregiudiziali industriali indicate sin dall’inizio della mobilitazione sindacale come le questioni centrali.
Quindi le Segreterie Nazionali e il Coordinamento Nazionale hanno deciso di richiedere un intervento del Ministero delle Attività Produttive e hanno proclamato per il giorno giovedì 20 Dicembre un ulteriore giornata di mobilitazione, con sciopero in tutte le sedi di Wind.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

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